Storia
Piamborno, frazione principale del comune di Piancogno, si trova nella media Vallecamonica, a nord di Darfo Boario Terme. Caratterizzato dall’impetuosa cascata del torrente Davine che scende a fianco del centro storico, il paese, con i suoi terrazzamenti medievali, è stato sin dal passato un importante centro di produzione di uva e vino. Il pioniere che nei primi anni del Novecento produsse proprio a Piamborno il primo vino in bottiglia della Vallecamonica fu l’Avvocato Maffeo Gheza con il vino Lanzato, la cui produzione continuò fino al 1980: in particolare, fino al 1973 nella cantina sotterranea della casa colonica, dal 1974 in poi, invece, nella cantina edificata dal figlio Pietro Gheza, oggi proprietà della famiglia Bignotti.
Tutti i vigneti della Cantina Bignotti si estendono lungo l’antica Via delle Volte. Il primo vigneto, quello adiacente alla casa di famiglia, si trova in quello che un tempo era il centro storico del paese, a pochi metri dalla vecchia chiesa parrocchiale: da questo piccolo appezzamento ha preso vita tutta l’attività.
Gli altri appezzamenti si trovano invece più in alto, lungo il versante pedecollinare esposto a est: veri e propri vigneti di montagna, piantati in un ambiente incontaminato, lontani dall’inquinamento. Vigneti che vogliono in primis salvaguardare i valori autentici del loro vino: lavoro, territorio, originalità, biodiversità e tradizione. Opere di spettacolare bellezza, straordinari monumenti al lavoro dell’uomo.
i Cultivar delle Volte
Le cantine si trovano nel centro storico del paese, a pochi metri dalla cascata del Davine.
Dal 1998 al 2017 tutte le fasi di produzione e affinamento avvenivano nelle storiche cantine quattrocentesche, ora usate solamente per l’ultima fase di affinamento in bottiglia, il confezionamento e per le degustazioni.
Oggi tutte le principali fasi di produzione e d’imbottigliamento avvengono nella nuova cantina, che si trova all’interno del lussureggiante parco progettato nell’Ottocento dal rinomato botanico Ottone Penzig.
Si tratta di una cantina costruita negli anni Settanta, con un’unica navata scavata nella roccia.
Al suo interno si trovano due sezioni: il primo reparto con botti in acciaio e cemento per la vinificazione e il primo affinamento. Il secondo reparto, invece, con botti in legno dove i vini riposano fino a quando sono pronti per essere imbottigliati. Accanto alla cantina si trovano il “locale remuage”, dove avviene l’affinamento degli spumanti prodotti con metodo classico, e il laboratorio per l’imbottigliamento e la degorgiatura.
Anno di fondazione
La Cantina Bignotti viene fondata nel 1997, quando Giorgio Bignotti, insieme ai suoi due figli Marco e Andrea, decide di intraprendere la coltivazione del piccolo vigneto del padre Pietro, vinificando le uve nelle storiche cantine quattrocentesche in via Monte Grappa.
La prima bottiglia
Nel 1998 rinasce così, dopo circa vent’anni dalla scomparsa del Lanzato, la prima bottiglia di vino camuno: il Cultivar Delle Volte, un vino di montagna con un gran carattere e una forte territorialità.
Il Vigneto del Fenocolo
Nel 2001 la famiglia decide di acquistare un terreno pedecollinare incolto da venticinque anni e in gran parte rimboschito, ma sin dal Medioevo vocato alla viticoltura per alla sua ottima esposizione: il vigneto del Fenocolo.
Il recupero territoriale
Ha così inizio un’ importante opera di recupero territoriale, tutt’ora in atto, che ha portato l’azienda a coltivare circa 6.5 ettari di impervi vigneti terrazzati, con pendenze sempre maggiori del 30% e che in alcuni punti superano il 70%, rendendo la coltivazione particolarmente laboriosa ma generando i migliori presupposti per un gran vino.
Gli eventi il B&B e l'Enoturismo
L’attività della Cantina coinvolge oggi l’intera famiglia: Francesca, moglie di Marco, si occupa dell’accoglienza e delle visite guidate mentre Claudia, moglie di Andrea, segue la gestione degli eventi e delle prenotazioni del B&B.